NON UNA RELIGIONE

Non è una religione o un personaggio carismatico a dare salvezza all’uomo, ma Cristo Gesù il Figlio di Dio. In Romani 10 verso 9 è scritto: “Perché se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.” Che meravigliosa realtà! Da qui capiamo di non aver bisogno di praticare riti particolari o di rivolgerci a persone che ci facciano da intercessori, e tanto meno di fare penitenze meritorie, ma basta la semplice fede nel sacrificio di Cristo per ricevere salvezza, ed essere in pace con Dio. Tutti noi dello staff abbiamo realizzato questo; la mia vita è cambiata da quando Gesù è entrato nel mio cuore, sono felice perché non vivo una religione ma la fede nel Signore. Ecco perchè non presentiamo una religione, ma una relazione personale con Gesù.

NON CONTINUARE AD ESSERE SCHIAVO

«Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi» (Giovanni 8 verso 36)
C’è una schiavitù che opprime le persone, questa si determina quando l’uomo infrange le leggi morali di Dio. Noi possiamo essere liberati dal male e dalle cose che ci portano alla distruzione della nostra anima. 

Ma solo se permettiamo a Gesù, il Figlio di Dio, di essere il Signore assoluto della nostra vita, possiamo essere liberati da “questa schiavitù”, ricevere il perdono dei peccati e la certezza della vita eterna. Forse sei schiavo della droga? Della pornografia, oppure del gioco d’azzardo? Qualunque sia la tua dipendenza sappi  che Gesù è il Solo che può ancora oggi darti libertà!
NON ESSERE ANCORA SCHIAVO DEL PECCATO!

TU VALI

   Perché vivo? Quale è il mio scopo? Quanto vale la mia vita? Sono domande che spesso mi sono posto e penso che ognuno di noi si sia posto. Spesso i contesti in cui viviamo, i nostri stati d’animo, le delusioni e le sconfitte ci fanno credere che valiamo poco, ma per Dio non è così. Siamo preziosi ai suoi occhi.

Dio ti dice per mezzo della Sua Parola, la Bibbia: «Tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo… Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio!» (Isaia 43 verso 1-3)

Dio ci ama di un amore incondizionato, a tal punto da donare Suo figlio Gesù, per riscattarci pagando Lui al posto nostro il prezzo del nostro peccato! Dio ha donato la cosa più preziosa che aveva perché io e te siamo importanti per Lui.
Se oggi ti senti scoraggiato e pensi che vali poco, ricordati che per Dio tu hai un valore inestimabile!

TI SENTI POVERO O RICCO?

 

«Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore» (Matteo 6 verso 21). 

Si racconta che un giorno un capo famiglia, molto ricco, portò il figlio a fare un viaggio nella campagna del suo paese, per mostrargli come vivono le persone povere. Passarono due giorni e due notti nella casa di una famiglia considerata molto povera. Quando ritornarono dal viaggio, il padre chiese al figlio: «Com’è stato il viaggio? Come lo hai trovato?» «E’ stato bello papà!» Rispose il figlio! «Ma come?» rispose il padre con un atteggiamento di stupore. «Hai visto come vivono le persone povere?»  Ma il figlio con convinzione rispose: «Ho visto che noi abbiamo un cane e che loro ne hanno quattro. Noi abbiamo una piscina che arriva fino a metà del nostro giardino e loro hanno un fiume che non ha fine. Noi abbiamo lanterne nel giardino e loro hanno le stelle della notte. La nostra proprietà arriva fino al terreno di fronte e loro hanno un intero orizzonte. Noi abbiamo un piccolo pezzo di terra per viverci e loro hanno interi campi infiniti. Noi abbiamo impiegati che ci servono, ma loro servono gli altri. Noi compriamo il nostro cibo ma loro coltivano quello che mangiano. Tutto questo è meraviglioso, papà!» Il padre del ragazzo rimase senza parole, ma lo fu ancora di più quando il figlio replicò: «Grazie papà per avermi mostrato quanto poveri noi siamo» 

Mai come in questo momento di crisi sentiamo persone lamentarsi della propria situazione finanziaria e sociale, è vero che in questo periodo di crisi ne sono coinvolti anche i figli di Dio, del resto non ci dobbiamo stupire di questo in quanto la Parola di Dio afferma che «Poiché egli (Dio) fa levare il sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Matteo 5 verso 45), non dobbiamo però, mai dimenticare che la benigna mano del Signore sarà sempre appoggiata in favore di coloro che confidano con fede in Lui. Impegniamoci a dipendere di più e a lamentarci di meno, impariamo anche ad apprezzare le cose che abbiamo, e vedere ogni cosa nella giusta ottica di figli di Dio, perché solo così potrà cambiare la prospettiva del nostro stile di vita in relazione a tutte le benedizioni che riceviamo ogni giorno. Signore aiutaci ad esserTi riconoscente per tutte le cose che abbiamo dalla Tua mano.

L’IMPORTANZA DELLA CROCE

Il mare era in tempesta e tra tuoni, onde alte e fulmini, la nave era sbattuta qua e là senza più nessun controllo. Nessuno dell’equipaggio aveva dato ascolto a quelli che dicevano che non era il tempo per prendere il largo a causa del mare in burrasca e così che tutti si ritrovarono a dover affrontare il loro destino. Dopo circa un’ora, dove ogni marinaio lottava per tenere la nave nella giusta rotta, fu sbattuta con violenza contro gli scogli formando un grosso squarcio nella poppa, iniziando così a imbarcare acqua e piano, piano, ad inabissarsi. Romeo era il mozzo di bordo, al suo primo viaggio; la paura lo assalì in modo così forte, che mentre, la nave sprofondava nel buio della notte, il ragazzo sentendosi oramai spacciato chiuse gli occhi e poté solo pronunciare queste poche parole: «Mio Dio, metto la mia vita nelle Tue mani, se Tu davvero esisti, salvami!» Quando riaprì gli occhi, Romeo era a riva poggiato su di un pezzo di legno a forma di croce al quale si era aggrappato e sul quale trovò scritto: ”ECCOMI” 

Dai tempi di Gesù’ fino ad oggi, molti increduli si sono chiesti perché, sebbene Egli avesse il potere di guarire e liberare, non è sceso giù da quella croce, salvando la propria vita e mettendo a tacere quelli che dubitavano: «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi giù dalla croce!» (Matteo 27 verso 40), ma fino alla fine ha subito quell’ingiustizia in silenzio e intercedendo anche per tutti loro: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Luca 23 verso 34) 

Ebbene, la storia di oggi è la risposta più concreta che possiamo darvi: quella croce è stata necessaria per acquistare la salvezza di tutti i perduti, la mia e la tua salvezza, liberandoci dalla condanna del peccato. In qualsiasi tempesta tu ti stia trovando…fisica…economica…sociale o famigliare…ricorda che quel prezzo è stato pagato anche per te; quindi, non esitare grida il Suo Nome, e Gesù ti darà soccorso e ancora oggi sentirai dire come a quel cieco: «Che cosa vuoi che ti faccia?» (Marco 10 verso 51).

DIPENDE DALLE MANI

«Nelle tue mani rimetto il mio spirito; tu m’hai riscattato, o Signore, Dio di verità»

(Salmo 31 verso 5)

Un pallone da basket nelle mie mani vale 20 euro nelle mani di Michael Jordan vale circa 30 milioni di euro… dipende dalle mani in cui si trova. Un bastone nelle mie mani mi accompagna in montagna, un bastone nelle mani di Mosè divise il Mar Rosso … dipende dalle mani in cui si trova. Una fionda nelle mie mani è poco più di un giocattolo, una fionda nelle mani di Davide abbatté Golia … Dipende dalle mani in cui si trova. Due pesci e cinque pani nelle mie mani sono una buona merenda due pesci e cinque pani nelle mani di Dio sfamarono una moltitudine di persone … dipende dalle mani in cui si trovano. I chiodi nelle mie mani possono produrre solo dolore, nelle mani di Gesù Cristo hanno prodotto salvezza per il mondo intero … dipende dalle mani in cui si trovano.


Come vedi, tutto dipende dalle mani in cui le cose si trovano.

Allora metti i tuoi ragionamenti, le tue preoccupazioni, le tue paure, le tue speranze, i tuoi sogni, la tua famiglia e i tuoi rapporti con gli altri, tutto, nelle mani di Dio perché tutto dipende dalle mani in cui si trovano. SE SIAMO NELLE MANI DI DIO … allora lì, SIAMO AL SICURO.

NON DISPREZZARE LE DIFFICOLTA’ CHE INCONTRI

«Allora Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni verso di me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo verso di te nel nome del Signore degli eserciti, del Dio delle schiere d’Israele che tu hai insultate» (1 Samuele 17 verso 45) 

Davide senza Golia sarebbe rimasto un semplice pastorello. Davanti al gigante ebbe modo da dimostrare che L’Iddio che era con lui e che Davide conosceva molto bene, era più forte e più potente del Filisteo e non ebbe timore di affrontarlo nel nome dell’Eterno degli eserciti! Conosci il prosieguo della storia che cambiò letteralmente la sua vita. A volte ci troviamo davanti a determinate circostanze in cui dobbiamo dimostrare con la “fede” chi siamo e a Chi apparteniamo. «Davide diventava sempre più grande e il Signore, il Dio degli eserciti, era con lui» (2 Samuele 5 verso 5-10)

 

ATTEGGIAMENTO ACCOMODANTE

 

Vi è mai capitato di conoscere qualcuno che abbia nei confronti degli altri un atteggiamento rimesso, mai in disaccordo e costantemente condizionato dal giudizio degli altri? Solitamente chi ha questo tipo di comportamento ha il timore di perdere qualcosa che dipende dall’approvazione degli altri. Vi ricordate il celebre personaggio interpretato da Paolo Villaggio? Quel poveretto ne passava di tutti i colori proprio perché non era capace di farsi valere, e veniva calpestato da chiunque incontrasse.


Spesso capita anche ai credenti di non essere in grado di battersi per la verità! Si ha paura di essere additati e giudicati dagli altri, quindi non si ha il coraggio di intervenire per rivelare la propria disapprovazione in merito a certi argomenti. Alla luce della parola di Dio, noi non possiamo tacere dando quasi l’impressione di essere d’accordo, ma dobbiamo difendere a gran voce la verità. Negli ultimi tempi la moralità sta scendendo a livelli a dir poco allarmanti. Ciò che è giusto passa per sbagliato e viceversa «Guai a quelli che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e dolce in amaro» (Isaia 5 verso 20). Siamo luce e sale di questo mondo non possiamo restare a guardare. Nel Vangelo di Matteo al capitolo 11 verso 12 è scritto: «Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono».


Questo non vuol dire che dobbiamo diventare dei violenti, ma che dobbiamo avere il coraggio di difendere a gran voce ciò in cui crediamo, senza avere paura delle conseguenze, poiché il rischio è che questo mondo che va sempre più alla deriva porti con se il maggior numero di persone, e noi che conosciamo la soluzione affinché ciò non avvenga restiamo impassibili a guardare.

MAI PIU’ SOLI

Gesù disse:«Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente»  (Matteo 28 verso 20).

La Parola del Signore è ricca di promesse che costituiscono una fonte di prezioso incoraggiamento. Le benedizioni della scrittura sono attuali e si rivolgono ad ogni persona, nessuna esclusa. Tra le numerose promesse, il testo biblico scritto in neretto, rammenta a ciascuno di noi che il Signore non lascia e non abbandona coloro che si affidano a Lui e decidono di seguirLo.

Chi non desidera avere accanto qualcuno su cui fare affidamento e che si prende cura della nostra vita in ogni circostanza? Gesù non dimentica e non abbandona quanti confidano in Lui. Forse le persone più care ci trascurano nel momento di maggiore bisogno, deludendoci e lasciandoci nell’amarezza più profonda.

 Gesù, no!

Non importa quanto difficile, solitaria possa essere la situazione nella quale ti trovi. Se lo desideri, il Signore può essere al tuo fianco. Egli vuole dimorare nel tuo cuore per confortarti, aiutarti giorno per giorno. Non permettere allo scoraggiamento di trasformasi in disperazione, non racchiuderti nello scetticismo. Scegli di confidare in Gesù, cammina quotidianamente con Lui, riconosceLo come Signore della tua vita ed Egli resterà con te, guidandoti fedelmente ogni giorno fino alla fine.

 

UNA SOLA VIA PER IL CIELO

Gesù gli disse: «IO SONO la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me!» (Giovanni 14 verso 6)

Un giorno, un uomo stava guidando l’automobile in una città a lui sconosciuta e non riusciva a trovare un certo indirizzo. Fermatosi, chiese ad un passante come arrivarci. Questi gli rispose: “Vada diritto per due isolati, poi giri a destra e proceda per altri sei isolati, e… aspetti… No! Vada quattro isolati a sud fino al primo lampione, giri a destra e rimanga sulla… no, non va bene lo stesso… però basta girare e andare verso ovest… no, neppure così riesce ad arrivarci perchè c’è la nuova statale che l’attraversa”. Alla fine quel passante ammise: “Mi spiace, ma credo che da qui non possa arrivare alla sua destinazione, deve per forza tornare indietro e trovare un’altra strada”.

A quanti sono alla ricerca di una via per il REGNO DI DIO si potrebbe dire solamente: “Mi dispiace, non potrete mai arrivare lassù da quaggiù!” Tanti hanno cercato di tracciare un proprio cammino verso il CIELO con religioni e filosofie, ma a causa del peccato che li separa da Dio, è impossibile arrivare a Lui con le proprie facoltà e o capacità. Cristo Gesù però non si è limitato ad indicare una via che porta al Suo REGNO CELESTE, ma l’ha aperta Lui stesso e l’ha già percorsa per noi.

Egli morendo sulla croce ha inagurato l’unica via per arrivare al Padre. Un opera stradale gloriosa è stata suggellata con la Sua resurrezione ed ascensione… ed ora ogni uomo che desidera giungere a Dio può arrivare lassù da quaggiù… ripartendo dalla croce di Cristo! Se si dice che tutte le strade conducono a Roma, sia ben chiaro una volta e per tutte che “…c’è una sola VIA che conduce alla salvezza eterna ed è CRISTO GESU’ IL SIGNORE E SALVATORE!” Abbiamo letto nel testo biblico presentato all’inizio di questa riflessione che Gesù ha detto: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me”. Nessuno può salvarsi senza mettersi sulla «VIA CRISTO GESU’» che rimane, anche oggi, per il REGNO DEI CIELI l’unica vera via da percorrere di fronte alle tante che vengono proposte dall’uomo religioso e filosofico.