MAI PIU’ SOLI

Gesù disse:«Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente»  (Matteo 28 verso 20).

La Parola del Signore è ricca di promesse che costituiscono una fonte di prezioso incoraggiamento. Le benedizioni della scrittura sono attuali e si rivolgono ad ogni persona, nessuna esclusa. Tra le numerose promesse, il testo biblico scritto in neretto, rammenta a ciascuno di noi che il Signore non lascia e non abbandona coloro che si affidano a Lui e decidono di seguirLo.

Chi non desidera avere accanto qualcuno su cui fare affidamento e che si prende cura della nostra vita in ogni circostanza? Gesù non dimentica e non abbandona quanti confidano in Lui. Forse le persone più care ci trascurano nel momento di maggiore bisogno, deludendoci e lasciandoci nell’amarezza più profonda.

 Gesù, no!

Non importa quanto difficile, solitaria possa essere la situazione nella quale ti trovi. Se lo desideri, il Signore può essere al tuo fianco. Egli vuole dimorare nel tuo cuore per confortarti, aiutarti giorno per giorno. Non permettere allo scoraggiamento di trasformasi in disperazione, non racchiuderti nello scetticismo. Scegli di confidare in Gesù, cammina quotidianamente con Lui, riconosceLo come Signore della tua vita ed Egli resterà con te, guidandoti fedelmente ogni giorno fino alla fine.

 

NON SPORCARTI

Una ragazza che frequentava la chiesa, difendeva con convinzione la sua abitudine di frequentare luoghi di divertimenti mondani, ed era solita affermare: «Penso che un cristiano possa andare dovunque!» Quante volte sentiamo ripetere da credenti: «Ma non c’è niente di male, fare questo! Che male c’è fare quell’altro!» Il Signore ci ha fatti liberi è vero, ma riflettiamo, mentre leggiamo questa storiella:

In occasione di una visita a una miniera di carbone. Una signora si presentò vestita con un bell’abito tutto bianco, e quando i suoi amici le chiesero come mai si fosse vestita in quel modo, lei si rivolse all’anziano minatore che avrebbe fatto da guida, con la speranza che almeno lui potesse dare un favorevole consenso e gli chiese: «Non posso forse indossare un vestito bianco per visitare la miniera?» «Certo che può» rispose il minatore. «Non c’è nulla che le impedisca di indossare un vestito bianco per scendere in miniera, ma ci saranno molte cose che le impediranno di averlo ancora bianco quando risalirà». 

Questo breve racconto rende bene l’idea. Se è vero che nessuno c’impedisce di recarci ovunque, è altrettanto vero che è molto difficile, se non addirittura impossibile non restare influenzati in modo negativo, dalla frequentazione di certi luoghi o di certe compagnie. Il credente porta nel proprio cuore la presenza del Signore, perciò, Egli viene con noi  in ogni luogo che frequentiamo, ma facciamo attenzione, che ci sono luoghi e compagnie dove il Signore ci fa entrare da soli, perché dove vi è peccato, scurrilità, immagini oscene, discorsi poco onorevoli, non può regnare la presenza di Dio. Il Signore vuole che ci manteniamo puri, evitiamo quindi di metterci in situazioni che potrebbero facilmente portarci a disonorarLo. Teniamo le nostre vesti imbiancate dal sangue dell’Agnello e non permettiamo con facilità, che il peccato ci sporchi, anche solo con piccole macchioline, ma «Siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo» (Filippesi 2 verso 15).

HAI DELLE ORECCHIE?

Un pianista di talento aveva notato che un suo amico, credente, non apprezzava la musica di un certo compositore. Desideroso a fargli cambiare idea, un giorno lo invitò a casa, si sedette davanti al suo strumento deciso a trasmettere all’amico il piacere che lui stesso provava nell’udire quella musica. “Ascolta a tutt’orecchi, mentre ti suonerò questo pezzo”. E lo suonò mettendoci tutto il cuore. Dopo l’ultimo accordo, si volse al suo ascoltatore chiedendogli: “Che ne pensi?” Il credente rispose: “Continua a non dirmi gran che, come musica”. Ma l’amico con tono deciso replicò: “Come! È possibile ascoltare un pezzo simile senza vibrare? Tu mi deludi. Ma hai le orecchie?”.

“Mio caro”, rispose il credente, “Anche tu mi hai spesso deluso! Ho esposto davanti a te le più elevate verità riguardanti l’amore e la salvezza gratuita che Dio offre agli uomini. Tante volte ho pensato: Questa volta, il suo cuore vibrerà, afferrerà per fede la mano che gli è tesa per salvarlo. Ma non hai mai fatto un passo verso Dio. Allora dicevo di te esattamente quello che tu dici oggi di me: È possibile che abbia delle orecchie? È consentito non gradire un certo genere musicale. Ma passare con indifferenza davanti alla croce di Gesù Cristo è cosa triste e grave perché è un’indifferenza che avrà delle conseguenze eterne”. «Come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza?» (Ebrei 2 verso 3).

Com’è possibile essere sensibili davanti ad un brano musicale, ad un personaggio dello sport o dello spettacolo e rimanere insensibili davanti al grande amore che Gesù ha per te nell’aver offerto la Sua vita morendo in croce al posto tuo, pagando il prezzo del mio e del tuo peccato? Non solo è da chiedere se hai orecchie, ma anche se hai un cuore sensibile?

 

LASCIA AL SIGNORE IL TUO PESO


«Getta sul Signore il tuo peso, ed egli ti sosterrà; 
egli non permetterà mai che il giusto sia smosso» (Salmo 55 verso 22)

Esistono situazioni che nel tempo diventano pesi enormi, tendono a schiacciare non solo i sentimenti, ma la stessa personalità, ci si sente degli “stracci”. Alla sensazione di vergogna, si aggiunge quella di paura e oppressione, a tal punto, che si desidera volare via, fuggire lontano, come Davide esprime: Paura e tremito m’hanno assalito, e il terrore mi ha sopraffatto; onde ho detto: «Oh avess’io delle ali come la colomba!» (Salmo 55 verso 5).

Fra le diverse situazioni, quella che pesava più di tutte, sull’anima di Davide, re d’Israele, era il colpo di stato, diremmo oggi, attivato dal figlio Absalom, espresso in questi termini: «Poiché non è stato un nemico … a levarsi contro, ma sei stato tu, l’uomo ch’io stimavo come mio pari il mio compagno e il mio intimo amico» (Salmo 55 verso 12-13).

Caro lettore, spesso il peso è il risultato dell’azione non di un nemico, avversario o sconosciuto, come afferma Davide, ma di una persona a noi ben conosciuta, un parente, un famigliare con il quale abbiamo, non solo, mangiato, ma vissuto insieme diverse esperienze, come i dolci colloqui e i viaggi verso la casa di Dio (Salmo 55 verso 14). Ti chiedi: Cosa fare? Davide ti risponde, vista la sua esperienza: Getta sul Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà … Prega il Signore portando il tuo peso a Dio, che solleverà e sosterrà la tua anima. Dio Ti Benedica!

FIDUCIA IN DIO

«Beato l’uomo il cui diletto è nella Legge del Signore» (Salmo 1 verso 1-2)

Dobbiamo riconoscere che viviamo in un mondo pieno di preoccupazioni, ansietà e sollecitudini e che, di conseguenza, la felicità è diventata sempre più rara. Nella vita moderna è sempre più difficile conoscere persone che hanno nel cuore la tranquillità, la pace e l’allegrezza che soltanto colui che si diletta nella Legge di Dio può sperimentare. Non dimentichiamo che la parola “beato” vuol dire felice mentre molte volte anche noi credenti, influenzati dal ritmo frenetico di coloro che ci circondano, trascorriamo non soltanto ore, ma intere giornate presi da tanti impegni, affanni e distrazioni, e non conosciamo più il segreto di una vita felice e serena nel Signore. Spesso dimentichiamo che la serenità e la felicità di un credente, in questo mondo irrequieto e sconvolto, glorificano Dio, e sono una testimonianza efficace della realtà della trasformazione che la fede opera nel cuore di chi ha ricevuto Cristo come Salvatore e Signore.

Caro lettore, il segreto di una vita tranquilla e felice sta nel dilettarsi ogni giorno nella Parola di Dio, riposando con fiducia nelle premesse in Essa contenute sapendo che fedele Colui che le ha fatte.

SIGNORE LAVORA LA MIA VITA!

La storia che ora racconterò mi è stata di tale benedizione in momento molto difficile della mia vita e desidero in quest’oggi trasmetterla anche a voi, cari lettori di questa pagina. In una piccola città viveva un fabbro ferraio, un uomo perverso, il capo di un gruppo di uomini rozzi e violenti. Quest’uomo si converti e, di conseguenza, consacrò tutta la sua vita al Signore. Ovviamente di questo suo cambiamento se ne parlò in tutta la cittadina. La cosa fece veramente notizia proprio perché a causa del suo carattere rozzo e cattivo era temuto da tutti. Un giorno, alcuni mesi dopo il grande cambiamento, vide apparire nella sua fucina un vecchio compagno. «Dimmi un po’…» gli disse questi «…perché non lasci andare questa storia della religione e non ritorni con noi? Ne hai passate di brutte in questi mesi, tra sofferenze, malattie e persino morti. Tutte situazioni che non avevi mai vissuto prima».

 Il fabbro, continuando a forgiare la balestra di un carro e senza interrompere il proprio lavoro, fece cenno all’altro di stare a guardare, mentre egli iniziava a scaldare dei pezzi di metallo per infuocarli al fin di formare il pezzo voluto. Ma l’ultimo pezzo, per quanto lo riscaldasse ripetutamente, non voleva far presa. Non riceveva la «TEMPERA» ed alla fine dovette esser gettato nel mucchio dei rifiuti. Rivolgendosi al suo vecchio compagno, il fabbro disse: «Da quando ho conosciuto il Signore Gesù ho visto che è questo il modo in cui Egli tratta i suoi figliuoli. Così io gli dico: Signore, battimi finché vuoi, ma ti prego di non gettarmi mai nel mucchio dei rifiuti!» 

Amici lettori, sono passati diversi anni da quando ho udito raccontare questa storia del fabbro e molte volte, nell’attraversare la fornace ardente, anche io ho elevato la stessa preghiera a Dio: «Signore, se ritieni di dover piegare la mia vita, il mio carattere ed il mio cuore fai pure (col fuoco della prova o col martello della difficoltà); Signore, battimi finché vuoi, ma TI PREGO: «NON MI GETTARE GIAMMAI NEL MUCCHIO DEI RIGIUTI». «Se uno non dimora in me (dice il Signore Gesù), è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano» (Giovanni 15 verso 6)

PERCHÉ LEGGERE LA BIBBIA?


Si racconta di un anziano che viveva con suo nipote in una baita su una montagna del Kentucky. Tutte le mattine, questo anziano signore si alzava di buon’ora, si sedeva in cucina e cominciava a leggere la Bibbia. Il nipote, che voleva imitare in tutto e per tutto suo nonno, cominciò ad alzarsi presto la mattina per leggere la Bibbia.

Dopo qualche giorno, il ragazzo scoraggiato si rivolse al nonno dicendo: “Nonno, è inutile che io legga la Parola di Dio come fai tu, perché non capisco quasi niente e, quel poco che riesco ad intendere, lo dimentico subito!” L’anziano sorrise, prese un cesto in cui teneva il carbone per la stufetta, lo svuotò, e poi chiese al nipotino di andare al fiume e riempirlo con dell’acqua fresca.

Il giovane ubbidì: andò al fiume, riempì il cesto, ma a metà del tragitto, si accorse che era vuoto! Così il ragazzo tornò indietro, con l’intenzione di essere più veloce nel tornare, ma accadde la stessa cosa. Fece questo sei volte, mentre il nonno da lontano guardava e sorrideva. Alla fine, con animo sconfitto e un po’ seccato, il giovane tornò a casa e, non appena vide il nonno, gli disse: “È tutto inutile, il cesto non va bene per raccogliere l’acqua!” L’uomo abbracciò forte il nipote e gli rispose: “Il tuo lavoro non è stato inutile! Anche se non hai raccolto dell’acqua, se guardi bene, questo cesto non è mai stato pulito come adesso!”

Questa è l’opera che Dio fa nella nostra vita attraverso la Sua Parola: ci trasforma lentamente, ogni giorno, nell’immagine di Suo Figlio! Anche se all’inizio potrà sembrarti di non comprendere nulla o non avere nessun cambiamento, in realtà Dio sta già ripulendo la tua anima dalle scorie nere del peccato! E’ tramite la lettura della Bibbia che il Signore sviluppa in noi la fede è scritto infatti: «La fede dunque viene dall’udire, e l’udire viene dalla parola di Dio» (Romani 10 verso 17). Desideri essere benedetto/a? Desideri essere vincitore sui problemi della vita? Vorresti capire quel è la verità? Ci sono delle domande nel tuo cuore. Dio ti dice: «Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai» (Giosuè 1 verso 8).

LEGGI LA BIBBIA PERCHÉ DIO HA QUALCOSA DA DIRTI!