NON SPORCARTI

Una ragazza che frequentava la chiesa, difendeva con convinzione la sua abitudine di frequentare luoghi di divertimenti mondani, ed era solita affermare: «Penso che un cristiano possa andare dovunque!» Quante volte sentiamo ripetere da credenti: «Ma non c’è niente di male, fare questo! Che male c’è fare quell’altro!» Il Signore ci ha fatti liberi è vero, ma riflettiamo, mentre leggiamo questa storiella:

In occasione di una visita a una miniera di carbone. Una signora si presentò vestita con un bell’abito tutto bianco, e quando i suoi amici le chiesero come mai si fosse vestita in quel modo, lei si rivolse all’anziano minatore che avrebbe fatto da guida, con la speranza che almeno lui potesse dare un favorevole consenso e gli chiese: «Non posso forse indossare un vestito bianco per visitare la miniera?» «Certo che può» rispose il minatore. «Non c’è nulla che le impedisca di indossare un vestito bianco per scendere in miniera, ma ci saranno molte cose che le impediranno di averlo ancora bianco quando risalirà». 

Questo breve racconto rende bene l’idea. Se è vero che nessuno c’impedisce di recarci ovunque, è altrettanto vero che è molto difficile, se non addirittura impossibile non restare influenzati in modo negativo, dalla frequentazione di certi luoghi o di certe compagnie. Il credente porta nel proprio cuore la presenza del Signore, perciò, Egli viene con noi  in ogni luogo che frequentiamo, ma facciamo attenzione, che ci sono luoghi e compagnie dove il Signore ci fa entrare da soli, perché dove vi è peccato, scurrilità, immagini oscene, discorsi poco onorevoli, non può regnare la presenza di Dio. Il Signore vuole che ci manteniamo puri, evitiamo quindi di metterci in situazioni che potrebbero facilmente portarci a disonorarLo. Teniamo le nostre vesti imbiancate dal sangue dell’Agnello e non permettiamo con facilità, che il peccato ci sporchi, anche solo con piccole macchioline, ma «Siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo» (Filippesi 2 verso 15).

VI E’ UN SOLO SALVATORE

«E in nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati» (Atti 4 verso 12)

Nella persona del suo Figliolo Gesù Cristo, Iddio ha dato al mondo l’unica speranza di salvezza. Forse avrete visto l’impressionante film: “L’ultimo scampo”. Esso ci dipinge il terribile destino di un gruppo di rifugiati che per salvare la loro vita, valicarono le Alpi; «sono quasi arrivati alla meta, ma all’ultimo momento sono scoperti dal nemico». 

Non v’è che una sola speranza di salvezza, un’ultima opportunità; bisogna che uno di loro si sacrifichi per gli altri. Un giovane si vota al sacrificio…, ed attira i nemici ad inseguirlo da un’altra parte. I suoi compagni hanno così il tempo per passare la frontiera protettrice. Ma il giovane è ucciso. Sacrificando la sua vita, egli ha salvato quella degli altri ed assicurato loro la libertà. 

Ecco l’immagine del grande sacrificio di Cristo, che per la Sua morte espiatoria sulla croce, è la nostra “ultima speranza”. Egli è venuto quaggiù per dare la Sua vita per la salvezza di molti. Egli ha attirato su di se l’ira dell’Iddio Santo, perché noi fossimo salvati. E’ SOLO tramite il sacrificio di Gesù che noi possiamo avere salvezza ed accesso alla vita eterna, non vi è nessuna altra strada, nessun altro mezzo, se non la morte in croce di Cristo. Non è la chiesa, la religione o la denominazione e nemmeno l’aver praticato i sacramenti che ci dà l’accesso al cielo, ma è scritto nella Bibbia: «Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna» (Giovanni 3 verso 16) Il Suo sacrificio è stato fatto anche per te caro amico che leggi, credi in Gesù ed avrai la gioia della salvezza!