TU VALI

   Perché vivo? Quale è il mio scopo? Quanto vale la mia vita? Sono domande che spesso mi sono posto e penso che ognuno di noi si sia posto. Spesso i contesti in cui viviamo, i nostri stati d’animo, le delusioni e le sconfitte ci fanno credere che valiamo poco, ma per Dio non è così. Siamo preziosi ai suoi occhi.

Dio ti dice per mezzo della Sua Parola, la Bibbia: «Tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo… Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio!» (Isaia 43 verso 1-3)

Dio ci ama di un amore incondizionato, a tal punto da donare Suo figlio Gesù, per riscattarci pagando Lui al posto nostro il prezzo del nostro peccato! Dio ha donato la cosa più preziosa che aveva perché io e te siamo importanti per Lui.
Se oggi ti senti scoraggiato e pensi che vali poco, ricordati che per Dio tu hai un valore inestimabile!

TI SENTI POVERO O RICCO?

 

«Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore» (Matteo 6 verso 21). 

Si racconta che un giorno un capo famiglia, molto ricco, portò il figlio a fare un viaggio nella campagna del suo paese, per mostrargli come vivono le persone povere. Passarono due giorni e due notti nella casa di una famiglia considerata molto povera. Quando ritornarono dal viaggio, il padre chiese al figlio: «Com’è stato il viaggio? Come lo hai trovato?» «E’ stato bello papà!» Rispose il figlio! «Ma come?» rispose il padre con un atteggiamento di stupore. «Hai visto come vivono le persone povere?»  Ma il figlio con convinzione rispose: «Ho visto che noi abbiamo un cane e che loro ne hanno quattro. Noi abbiamo una piscina che arriva fino a metà del nostro giardino e loro hanno un fiume che non ha fine. Noi abbiamo lanterne nel giardino e loro hanno le stelle della notte. La nostra proprietà arriva fino al terreno di fronte e loro hanno un intero orizzonte. Noi abbiamo un piccolo pezzo di terra per viverci e loro hanno interi campi infiniti. Noi abbiamo impiegati che ci servono, ma loro servono gli altri. Noi compriamo il nostro cibo ma loro coltivano quello che mangiano. Tutto questo è meraviglioso, papà!» Il padre del ragazzo rimase senza parole, ma lo fu ancora di più quando il figlio replicò: «Grazie papà per avermi mostrato quanto poveri noi siamo» 

Mai come in questo momento di crisi sentiamo persone lamentarsi della propria situazione finanziaria e sociale, è vero che in questo periodo di crisi ne sono coinvolti anche i figli di Dio, del resto non ci dobbiamo stupire di questo in quanto la Parola di Dio afferma che «Poiché egli (Dio) fa levare il sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti» (Matteo 5 verso 45), non dobbiamo però, mai dimenticare che la benigna mano del Signore sarà sempre appoggiata in favore di coloro che confidano con fede in Lui. Impegniamoci a dipendere di più e a lamentarci di meno, impariamo anche ad apprezzare le cose che abbiamo, e vedere ogni cosa nella giusta ottica di figli di Dio, perché solo così potrà cambiare la prospettiva del nostro stile di vita in relazione a tutte le benedizioni che riceviamo ogni giorno. Signore aiutaci ad esserTi riconoscente per tutte le cose che abbiamo dalla Tua mano.

DIPENDE DALLE MANI

«Nelle tue mani rimetto il mio spirito; tu m’hai riscattato, o Signore, Dio di verità»

(Salmo 31 verso 5)

Un pallone da basket nelle mie mani vale 20 euro nelle mani di Michael Jordan vale circa 30 milioni di euro… dipende dalle mani in cui si trova. Un bastone nelle mie mani mi accompagna in montagna, un bastone nelle mani di Mosè divise il Mar Rosso … dipende dalle mani in cui si trova. Una fionda nelle mie mani è poco più di un giocattolo, una fionda nelle mani di Davide abbatté Golia … Dipende dalle mani in cui si trova. Due pesci e cinque pani nelle mie mani sono una buona merenda due pesci e cinque pani nelle mani di Dio sfamarono una moltitudine di persone … dipende dalle mani in cui si trovano. I chiodi nelle mie mani possono produrre solo dolore, nelle mani di Gesù Cristo hanno prodotto salvezza per il mondo intero … dipende dalle mani in cui si trovano.


Come vedi, tutto dipende dalle mani in cui le cose si trovano.

Allora metti i tuoi ragionamenti, le tue preoccupazioni, le tue paure, le tue speranze, i tuoi sogni, la tua famiglia e i tuoi rapporti con gli altri, tutto, nelle mani di Dio perché tutto dipende dalle mani in cui si trovano. SE SIAMO NELLE MANI DI DIO … allora lì, SIAMO AL SICURO.

UNA SOLA VIA PER IL CIELO

Gesù gli disse: «IO SONO la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me!» (Giovanni 14 verso 6)

Un giorno, un uomo stava guidando l’automobile in una città a lui sconosciuta e non riusciva a trovare un certo indirizzo. Fermatosi, chiese ad un passante come arrivarci. Questi gli rispose: “Vada diritto per due isolati, poi giri a destra e proceda per altri sei isolati, e… aspetti… No! Vada quattro isolati a sud fino al primo lampione, giri a destra e rimanga sulla… no, non va bene lo stesso… però basta girare e andare verso ovest… no, neppure così riesce ad arrivarci perchè c’è la nuova statale che l’attraversa”. Alla fine quel passante ammise: “Mi spiace, ma credo che da qui non possa arrivare alla sua destinazione, deve per forza tornare indietro e trovare un’altra strada”.

A quanti sono alla ricerca di una via per il REGNO DI DIO si potrebbe dire solamente: “Mi dispiace, non potrete mai arrivare lassù da quaggiù!” Tanti hanno cercato di tracciare un proprio cammino verso il CIELO con religioni e filosofie, ma a causa del peccato che li separa da Dio, è impossibile arrivare a Lui con le proprie facoltà e o capacità. Cristo Gesù però non si è limitato ad indicare una via che porta al Suo REGNO CELESTE, ma l’ha aperta Lui stesso e l’ha già percorsa per noi.

Egli morendo sulla croce ha inagurato l’unica via per arrivare al Padre. Un opera stradale gloriosa è stata suggellata con la Sua resurrezione ed ascensione… ed ora ogni uomo che desidera giungere a Dio può arrivare lassù da quaggiù… ripartendo dalla croce di Cristo! Se si dice che tutte le strade conducono a Roma, sia ben chiaro una volta e per tutte che “…c’è una sola VIA che conduce alla salvezza eterna ed è CRISTO GESU’ IL SIGNORE E SALVATORE!” Abbiamo letto nel testo biblico presentato all’inizio di questa riflessione che Gesù ha detto: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me”. Nessuno può salvarsi senza mettersi sulla «VIA CRISTO GESU’» che rimane, anche oggi, per il REGNO DEI CIELI l’unica vera via da percorrere di fronte alle tante che vengono proposte dall’uomo religioso e filosofico.

NOMINARE IL NOME DEL SIGNORE

E’ scritto nella Sacra Bibbia: «Non usare il nome dell’Eterno, che è l’Iddio tuo, invano; perché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome invano»  (Esodo 20 verso 7). Fra le cose di cui l’uomo abusa in questo mondo, c’è proprio il  «NOMINARE INVANO» il nome di Dio. In quante conversazioni odierne viene inserito a sproposito IL NOME DI DIO? Poi essendo la  coscienza dell’uomo diventata oramai sorda ed indifferente, quasi nessuno più ci si accorge che il nome di Dio è pronunciato INVANO.  Ma cosa significa nominare IL NOME DI DIO invano?  

Si nomina il NOME DI DIO invano….

  • quando si bestemmia;
  • quando si impreca con odio o di sfida contro il cielo;
  • quando si usano contro Dio parole irriverenti e scandalose;
  • quando si parla del Signore con leggerezza, ironia o mancanza di rispetto;
  • quando si parla di Dio inutilmente, a sproposito e senza senso;
  • quando ci comportiamo in modo contrario agli insegnamenti del Vangelo. Infatti come può un figlio dire al padre: “Ti voglio bene, ti onoro, ti servo con amore”, se poi lo offende con le opere? Gesù ebbe a dire a tal proposito: «Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico?» (Luca 6 verso 46). Infatti: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! Entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Matteo 7 verso 21). 

Si racconta di una donna molto anziana che andò da un credente per chiedergli un favore e dopo avergli esposto il suo problema con vari ragionamenti, si sentì dire: «Non sa, signora, che in questo così breve tempo, ha pronunciato per ben sette volte il nome di Dio, senza che ve ne fosse stato il minimo bisogno?» «No, io non me ne sono accorta per niente…» rispose l’anziana. «Sì, invece…» aggiunse il credente «io ho contato, le volte, mentre lei parlava! Il nome che lei usa così spesso, non se lo dimentichi, nel caso in cui lei sentisse il bisogno di pregarLo per la salvezza dell’anima sua!»

Amici, fratelli e sorelle… facciamo attenzione a santificare sia con la nostra bocca che col nostro AGIRE quotidiano il NOME DEL SIGNORE. Non dimentichiamo che nel nome del Signore c’è potenza, benedizione e salvezza. Pronunciamolo nel momento opportuno con fede, amore, rispetto, devozione e riconoscenza.  

 

 

FIDUCIA IN DIO

«Beato l’uomo il cui diletto è nella Legge del Signore» (Salmo 1 verso 1-2)

Dobbiamo riconoscere che viviamo in un mondo pieno di preoccupazioni, ansietà e sollecitudini e che, di conseguenza, la felicità è diventata sempre più rara. Nella vita moderna è sempre più difficile conoscere persone che hanno nel cuore la tranquillità, la pace e l’allegrezza che soltanto colui che si diletta nella Legge di Dio può sperimentare. Non dimentichiamo che la parola “beato” vuol dire felice mentre molte volte anche noi credenti, influenzati dal ritmo frenetico di coloro che ci circondano, trascorriamo non soltanto ore, ma intere giornate presi da tanti impegni, affanni e distrazioni, e non conosciamo più il segreto di una vita felice e serena nel Signore. Spesso dimentichiamo che la serenità e la felicità di un credente, in questo mondo irrequieto e sconvolto, glorificano Dio, e sono una testimonianza efficace della realtà della trasformazione che la fede opera nel cuore di chi ha ricevuto Cristo come Salvatore e Signore.

Caro lettore, il segreto di una vita tranquilla e felice sta nel dilettarsi ogni giorno nella Parola di Dio, riposando con fiducia nelle premesse in Essa contenute sapendo che fedele Colui che le ha fatte.

IL VERO RIPOSO

«Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo» (Matteo 11 verso 28)

Chi di noi non apprezza il riposo? Dopo un’intensa giornata di lavoro, le ore di riposo sono particolarmente preziose. Esiste un riposo fisico, che consente di recuperare le forze necessarie per affrontare le numerose attività di una giornata, ma esiste anche un riposo spirituale. L’anima carica di affanni e pesi di varia natura necessita di riposo, ma dove trovarlo?

La Bibbia insegna che l’unico in grado di offrire il vero riposo all’anima umana, è Cristo Gesù il Signore. Non importa di quale natura sia il tuo peso. Sia che si tratti del pesante fardello del peccato, sia che si tratti di difficoltà di varia natura, in Gesù puoi trovare il riposo tanto anelato. Come fare? E’ semplicissimo. Innanzi tutto occorre andare a Lui con fede ed umiltà, riconoscendo di aver bisogno del Suo aiuto e chiedendoGli di operare in proprio favore. In secondo luogo, è indispensabile, prendere il Suo giogo, sottomettendosi completamente a Lui e riconoscendoLo come proprio Signore e Salvatore. In fine bisogna essere seguirLo e diventare Suoi discepoli con il proposito di servirLo e di onorarLo. Non cercare altrove il vero riposo! Solo Gesù te lo può donare.

Arrenditi a Lui e lo troverai. –

 

BOLLETTINO DI GUERRA

In questi ultimi tempi, tanti Figli di Dio stanno attraversando periodi di difficoltà di ogni natura. Sembra veramente un bollettino di guerra, con famiglie senza lavoro, persone depresse, senza più voglia di vivere, con problematiche di ogni tipo e natura. Mi viene da chiedere: “Ma dové il Signore, nella vita di queste persone?” Forse qualcuno potrà anche obbiettare che la vita non è facile per nessuno e che tutti stanno affrontando difficoltà, la crisi economica oramai è mondiale. Ma crediamo ancora in quel verso che dice: «Voi vedrete di nuovo la differenza che c’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve» (Malachia verso 18). Dio promette che farà vedere la differenza tra colui che vive una vita sottomessa e timorata di Lui e colui che vive invece nel peccato.

Ma come è possibile allora, che sembra che non sia così per tanti credenti? La verità è una sola: ci stiamo allontanando sempre più da una vita di consacrazione al Signore. Tanti sono depressi, pieni di tanti problemi, ma chiediamoci quanto tempo dedichiamo ogni giorno alla comunione con Dio? Tanti sono pieni di pensieri negativi ma chiediamoci se ci stiamo alimentando quotidianamente della Parola di Dio e se questa Parola guida la nostra vita? Tante ore passate davanti a un PC, davanti alla TV, inseguendo cose futili, tra mille impegni della vita, ma poche spese nella consacrazione a Dio. Chiediamoci quanto tempo passiamo ai piedi del Signore. E poi che cosa potremmo pretendere da Dio? Tanti scambiano Dio per un distributore automatico: infilano la monetina della richiesta e tac, Dio deve fare e fare e fare. Dio non è cambiato, Egli rimane Lo stesso che ha creato il cielo e la terra, che ha diviso il Mar Rosso, che ha dato la vista ai ciechi e risuscitato i morti. Egli è sempre l’Iddio dei miracoli anche oggi! Dio vuole onorare la nostra vita, ma noi stiamo onorando Lui con la nostra vita? Signore aiutaci ed abbi pietà di noi.

Se vogliamo che “i principati, le potestà, i dominatori di questo mondo di tenebre e le forze spirituali della malvagità”, si allontanino dalla nostra vita e dalla nostra famiglia, invitiamo Gesù a regnare in noi, su noi e nelle nostre case. Diamo a Dio il primo posto in ogni cosa, instauriamo un altare nella nostra casa, dedicando ogni giorno del tempo in preghiera insieme alla nostra famiglia e la presenza di Dio, l’opera dello Spirito Santo prenderà il sopravvento in ogni cuore e la pace e l’armonia di Dio regnerà. Questa è una realtà perché sperimentato nella mia vita e nella mia famiglia.  Quando mi trovo ad attraversare momenti difficili, mi pongo sempre una domanda: Che cosa sta impendendo nella mia vita, di vedere Dio all’opera? Perché Dio non interviene? E allora scopro che la preghiera non è più parte della mia vita, che la Parola di Dio rimane chiusa sul comodino e che Dio è stato accantonato. Signore abbi pietà di noi! La cosa più saggia è sempre quella di analizzarci, perché ciò che conta davanti a Dio, non è l’etichetta che sono un cristiano, ma è Dio al primo posto nella nostra vita? E quando sappiamo ripristinare quell’altare nella nostra vita, inevitabilmente Dio non mancherà di benedire la nostra vita e la nostra famiglia.

Il Signore ci aiuti!

IN COSA SEI CONCENTRATO?

«D’allora molti de’ suoi discepoli si ritrassero indietro e non andavan più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: Non ve ne volete andare anche voi?»(Giovanni 6 verso 66 e 67)

Una donna andò dal pastore e disse: “Pastore, non verrò più in questa Chiesa.” Il pastore rispose: Ma perché?” La donna disse: “Ah! Ho sentito una sorella che parlava male di un’altra sorella; un fratello che non sapeva nemmeno leggere bene e pretende di testimoniare; ho visto il gruppo dei monitori che non ha una vita di testimonianza molto coerente con la Parola di Dio. E poi le persone durante il culto guardano il proprio telefono; senza elencare le tante altre cose sbagliate che ci sono in questa chiesa.”

Il pastore replicò “OK. Ma prima che tu te ne vada fammi un piccolo favore: prendi un bicchiere pieno d’acqua e cammina per tre volte intorno alle sedie della chiesa senza far cadere a terra nemmeno una goccia d’acqua. Poi, potrai lasciare la chiesa se lo desideri.” La donna prese un bicchiere e cominciò a camminare! Camminò tre volte intorno come le aveva chiesto il pastore. Quando finì disse al pastore di essere pronta per andarsene da quella comunità. Il pastore le chiese “Quando hai camminato intorno alla chiesa, hai sentito qualche sorella parlare male di qualche altra sorella?” La donna rispose “no.” “Hai visto qualcuno guardare il proprio cellulare?” La donna con imbarazzo rispose “No non ho notato nulla di tutto questo” Sai perché? Ribatté il pastore: “Eri talmente concentrata sul bicchiere per non spandere qualche goccia d’acqua da non natare nulla attorno a te.

La nostra vita è così. Quando siamo concentrati sul nostro Signore e sul servizio che dobbiamo renderGli non avremo il tempo di vedere gli errori degli altri. Stiamo vedendo gli errori e i problemi della chiesa? Chiediamoci se siamo impegnati per il Maestro e se i nostri occhi sono rivolti al Lui?

SOLO DIO PUÒ’ DARE IL VERO AIUTO

 

«È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell’uomo» (Salmo 118 verso 8).

Se siamo onesti, ammetteremo che spesso poniamo la nostra fiducia negli altri durante i momenti di grande bisogno. Andiamo alla ricerca dei pastori, consiglieri, amici, coniugi per avere da loro consiglio, conforto o appagamento. Passiamo ore, giorni ed anche settimane a capire come risolvere il nostro problema. E se la soluzione non arriva velocemente, continuiamo a fare di tutto, mettere le mani ovunque, finché tutte le nostre risorse umane si esauriscono.

Grazie a Dio per tutto l’aiuto che possiamo ottenere dagli altri, ma non dobbiamo aspettarci mai nessun appagamento nell’uomo. Paolo dichiara: «Vantiamoci in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne» (Filippesi 3 verso 3). È per il bene delle nostre anime che Dio aspetta, finché non andiamo oltre le nostre risorse umane in cerca del solo Suo aiuto. Egli si usa delle persone nella nostra vita, ma dobbiamo lasciare che sia Lui ad orchestrare tutto. «Non fidatevi del compagno, non riponete fiducia nell’amico intimo… Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà» (Michea 7 verso 5, 7).