NOMINARE IL NOME DEL SIGNORE

E’ scritto nella Sacra Bibbia: «Non usare il nome dell’Eterno, che è l’Iddio tuo, invano; perché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome invano»  (Esodo 20 verso 7). Fra le cose di cui l’uomo abusa in questo mondo, c’è proprio il  «NOMINARE INVANO» il nome di Dio. In quante conversazioni odierne viene inserito a sproposito IL NOME DI DIO? Poi essendo la  coscienza dell’uomo diventata oramai sorda ed indifferente, quasi nessuno più ci si accorge che il nome di Dio è pronunciato INVANO.  Ma cosa significa nominare IL NOME DI DIO invano?  

Si nomina il NOME DI DIO invano….

  • quando si bestemmia;
  • quando si impreca con odio o di sfida contro il cielo;
  • quando si usano contro Dio parole irriverenti e scandalose;
  • quando si parla del Signore con leggerezza, ironia o mancanza di rispetto;
  • quando si parla di Dio inutilmente, a sproposito e senza senso;
  • quando ci comportiamo in modo contrario agli insegnamenti del Vangelo. Infatti come può un figlio dire al padre: “Ti voglio bene, ti onoro, ti servo con amore”, se poi lo offende con le opere? Gesù ebbe a dire a tal proposito: «Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico?» (Luca 6 verso 46). Infatti: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! Entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Matteo 7 verso 21). 

Si racconta di una donna molto anziana che andò da un credente per chiedergli un favore e dopo avergli esposto il suo problema con vari ragionamenti, si sentì dire: «Non sa, signora, che in questo così breve tempo, ha pronunciato per ben sette volte il nome di Dio, senza che ve ne fosse stato il minimo bisogno?» «No, io non me ne sono accorta per niente…» rispose l’anziana. «Sì, invece…» aggiunse il credente «io ho contato, le volte, mentre lei parlava! Il nome che lei usa così spesso, non se lo dimentichi, nel caso in cui lei sentisse il bisogno di pregarLo per la salvezza dell’anima sua!»

Amici, fratelli e sorelle… facciamo attenzione a santificare sia con la nostra bocca che col nostro AGIRE quotidiano il NOME DEL SIGNORE. Non dimentichiamo che nel nome del Signore c’è potenza, benedizione e salvezza. Pronunciamolo nel momento opportuno con fede, amore, rispetto, devozione e riconoscenza.