AI PIEDI DEL MAESTRO

Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola» (Luca 10 verso 39). 

Maria la sorella di Marta e Lazzaro, è ai piedi del Maestro per ascoltare la Sua Parola e perché ha compreso che, alla sua presenza, bisogna deporre ogni peso, ogni preoccupazione.  Gesù stesso, un giorno, ebbe a dire: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre» (Matteo 11 verso 28-29.   

Ritroviamo Maria ai piedi del Maestro in un momento difficile della sua vita: quando suo fratello Lazzaro era morto. Ma compare anche ai piedi di Gesù, quando versa ai Suoi piedi un costosissimo olio profumato. 

Talvolta nei momenti di dolore e di difficoltà, ci si rivolge a destra e a sinistra, cerco aiuto da chi aiuto vero non lo può dare, mentre il posto migliore è sempre ai piedi di Gesù. Egli apprezzò Maria e amorevolmente rimproverò Marta, perché quest’ultima non aveva compreso che c’è un tempo in cui la cosa migliore da fare è ritrovarsi ai piedi del Maestro: «Maria ha scelto la buona parte che non le sarà mai tolta» (Luca 14 verso 42).

Se abbiamo bisogno di essere alleggeriti o rialzati, lasciamo ogni cosa e andiamo ai piedi del Maestro, cerchiamo un tempo per stare in comunione con Gesù. Ascoltiamo la Sua voce e la giornata sarà diversa dalle altre.

 

HAI DELLE ORECCHIE?

Un pianista di talento aveva notato che un suo amico, credente, non apprezzava la musica di un certo compositore. Desideroso a fargli cambiare idea, un giorno lo invitò a casa, si sedette davanti al suo strumento deciso a trasmettere all’amico il piacere che lui stesso provava nell’udire quella musica. “Ascolta a tutt’orecchi, mentre ti suonerò questo pezzo”. E lo suonò mettendoci tutto il cuore. Dopo l’ultimo accordo, si volse al suo ascoltatore chiedendogli: “Che ne pensi?” Il credente rispose: “Continua a non dirmi gran che, come musica”. Ma l’amico con tono deciso replicò: “Come! È possibile ascoltare un pezzo simile senza vibrare? Tu mi deludi. Ma hai le orecchie?”.

“Mio caro”, rispose il credente, “Anche tu mi hai spesso deluso! Ho esposto davanti a te le più elevate verità riguardanti l’amore e la salvezza gratuita che Dio offre agli uomini. Tante volte ho pensato: Questa volta, il suo cuore vibrerà, afferrerà per fede la mano che gli è tesa per salvarlo. Ma non hai mai fatto un passo verso Dio. Allora dicevo di te esattamente quello che tu dici oggi di me: È possibile che abbia delle orecchie? È consentito non gradire un certo genere musicale. Ma passare con indifferenza davanti alla croce di Gesù Cristo è cosa triste e grave perché è un’indifferenza che avrà delle conseguenze eterne”. «Come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza?» (Ebrei 2 verso 3).

Com’è possibile essere sensibili davanti ad un brano musicale, ad un personaggio dello sport o dello spettacolo e rimanere insensibili davanti al grande amore che Gesù ha per te nell’aver offerto la Sua vita morendo in croce al posto tuo, pagando il prezzo del mio e del tuo peccato? Non solo è da chiedere se hai orecchie, ma anche se hai un cuore sensibile?