LA RICCHEZZA E LA FAMA NON PORTANO ALLA FELICITA’

«Si rallegreranno tutti quelli che in te confidano; manderanno grida di gioia per sempre. Tu li proteggerai, e quelli che amano il tuo nome si rallegreranno in te» (Salmo 5 verso 11)

Il noto attore Jim Carrey in un intervista, parla di se stesso, dei tanti soldi e della fama che ha avuto nella sua carriera. Tutto questo, dichiara l’attore, non hanno dato una risposta a quello che lui ha sempre cercato, un senso di “vuoto” lo ha accompagnato in tutta la sua carriera! Ha capito che la ricchezza e la fama non portano alla vera felicità. 

Fa un certo effetto sentire una dichiarazione del genere, da un uomo che ha “tutto” dalla vita!!! Tutti noi siamo in cerca di qualcosa che ci soddisfa, che ci dia quel senso di appagamento e se i soldi, la fama, e tutto quello che questa società può offrirci non possono soddisfare la nostra vita, c’è solo una persona che può riempire quel vuoto!!! Il Suo nome è Gesù! 

Nell’uomo c’è un vuoto, e quel vuoto ha la forma di Dio e solo Lui può riempierlo appagando il profondo bisogno inferiore. Apri il tuo cuore al Signore ed invitaLo ad entrare, fa che Lui possa governare e dirigere la tua vita, solo allora ti sentirai davvero appagato, realizzando le cose che veramente contano. Non dire che la vita non ha senso, perché ciò che dà senso alla vita è SOLO Gesù!  

 

LASCIA AL SIGNORE IL TUO PESO


«Getta sul Signore il tuo peso, ed egli ti sosterrà; 
egli non permetterà mai che il giusto sia smosso» (Salmo 55 verso 22)

Esistono situazioni che nel tempo diventano pesi enormi, tendono a schiacciare non solo i sentimenti, ma la stessa personalità, ci si sente degli “stracci”. Alla sensazione di vergogna, si aggiunge quella di paura e oppressione, a tal punto, che si desidera volare via, fuggire lontano, come Davide esprime: Paura e tremito m’hanno assalito, e il terrore mi ha sopraffatto; onde ho detto: «Oh avess’io delle ali come la colomba!» (Salmo 55 verso 5).

Fra le diverse situazioni, quella che pesava più di tutte, sull’anima di Davide, re d’Israele, era il colpo di stato, diremmo oggi, attivato dal figlio Absalom, espresso in questi termini: «Poiché non è stato un nemico … a levarsi contro, ma sei stato tu, l’uomo ch’io stimavo come mio pari il mio compagno e il mio intimo amico» (Salmo 55 verso 12-13).

Caro lettore, spesso il peso è il risultato dell’azione non di un nemico, avversario o sconosciuto, come afferma Davide, ma di una persona a noi ben conosciuta, un parente, un famigliare con il quale abbiamo, non solo, mangiato, ma vissuto insieme diverse esperienze, come i dolci colloqui e i viaggi verso la casa di Dio (Salmo 55 verso 14). Ti chiedi: Cosa fare? Davide ti risponde, vista la sua esperienza: Getta sul Signore il tuo peso ed egli ti sosterrà … Prega il Signore portando il tuo peso a Dio, che solleverà e sosterrà la tua anima. Dio Ti Benedica!